4-Xtremes – Parte 6: al Circolo Polare Artico il Natale arriva a settembre

Serie: 4-Xtremes – The World Tour

Come in un film dell'orrore.

A Rovaniemi Andrea e Mike si ritrovano nel bel mezzo di un intenso viavai. Vieni a scoprire come si sono riorganizzati!

Pannelli puliti: al Nord, dove il sole rimane appiattito sull'orizzonte, Andrea e Mike prestano molta attenzione affinché polvere e sporcizia non pregiudichino il funzionamento dell'impianto fotovoltaico in modo da garantirne la massima efficienza.


Qualche giorno fa abbiamo vissuto una strana esperienza. Eravamo elettrizzati all'idea di attraversare il Circolo Polare Artico passando per Rovaniemi, la capitale della Lapponia. Ma lì abbiamo trovato una grande confusione – e siamo dovuti andare via.

Rovaniemi è la città dove abita Santa Claus. Qui tutto ruota attorno alla figura di Babbo Natale. C'è un parco a tema dove è possibile chiedergli ciò che si desidera. Ma quando siamo arrivati noi, nel pomeriggio, il parco era già chiuso. Risuonavano le note di «Jingle Bells», eravamo fermi sotto il sole e oltre a noi non c'era nessuno: sembrava l'inizio di un film dell'orrore.


In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.
In Europa ogni due settimane, nelle regioni più distanti a volte anche ogni giorno: per esploratori collaudati come i Kammermann controllare regolarmente il proprio autocarro è la prassi.

Un controllo del veicolo in alternativa ai preparativi per il Natale.

Che cosa potevamo fare? Ce ne siamo andati – e ci siamo messi alla ricerca un posto dove poter eseguire un controllo accurato dell'Axor! Dopo quasi 100.000 chilometri ormai conosciamo il nostro automezzo. Sappiamo perfettamente ad esempio quali sono i rumori emessi in condizioni normali. Nonostante ciò Mike lo controlla regolarmente: per il momento ogni due settimane, considerando che viaggiamo su strade principalmente asfaltate.

Mike ribalta la cabina di guida per dare un'occhiata al motore e controlla che tutto sia a posto e che non vi siano perdite. Una volta al mese esegue un controllo collegando l'apparecchio di diagnosi e se necessario lubrifica il veicolo. Ogni volta che dobbiamo partire, Mike fa prima un giro attorno al veicolo, principalmente per controllare le luci di posizione.



Finora abbiamo avuto un unico intoppo.

A bordo è necessario avere sempre attrezzi e componenti di ricambio, ad esempio una cinghia trapezoidale nuova. Vogliamo essere nelle condizioni di poter contenere almeno temporaneamente i danni, in modo da riuscire ad arrivare all'officina più vicina. Questa è una sosta necessaria, perché anche se Mike è un esperto molti componenti sono troppo grandi e pesanti e in una situazione di emergenza non può farcela da solo.

Finora abbiamo avuto un unico intoppo: durante l'ultimo tour in Mongolia abbiamo fuso il riscaldamento autonomo. Per il resto abbiamo avuto a che fare solo con componenti usurati. Ecco perché dopo quasi 100.000 chilometri ci riteniamo molto soddisfatti del nostro Axor.

Un altro dettaglio non trascurabile: ci siamo imbattuti in un alce. Non siamo riusciti a scattare una foto perché è subito scappato via – proprio come abbiamo fatto noi da Rovaniemi. Ma non ci arrendiamo!


4-Xtremes – The World Tour.

Un viaggio senza precedenti.

Andrea e Mike sono in giro con il loro Axor da tre anni. "4-Xtremes - The World Tour": così i due ragazzi svizzeri hanno ribattezzato la loro avventura, iniziata a metà 2020, in cui hanno coinvolto anche la community di RoadStars! Resta aggiornato per non perdere nessuna delle mete mozzafiato raggiunte dai due avventurieri.

Le puntate attuali della serie «4-Xtremes – The World Tour» le trovi qui.

L'andamento del viaggio prima della traversata in Sud America lo trovi qui.


Foto: 4-Xtremes

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