Andrea e Mike Kammermann partono col veicolo da spedizione per il tour dei superlativi – Parte 1
Serie: 4-Xtremes
Undici mesi, circa 45 000 chilometri, destinazioni mozzafiato e prove durissime. Una coppia svizzera realizza il sogno di una spedizione grandiosa: è appena partita a bordo di un veicolo basato sull'Axor. I due racconteranno il loro viaggio in esclusiva su RoadStars.
Lei ha una passione innata per i viaggi: nata in Svizzera, Andrea Kammermann da bambina ha vissuto con la famiglia in Costa Rica e in seguito ha esplorato il mondo autonomamente. Non è certo un caso che anche suo marito Mike non riesca a stare molto a lungo nel suo Paese. «Se si sommano tutti i viaggi che abbiamo fatto insieme si arriva a tre anni», racconta la trentenne all'incontro nei pressi di Zurigo, pochi giorni prima dell'inizio del tour.
Avventurieri alla ricerca di un viaggio molto speciale.
I due sono sposati dallo scorso autunno e hanno già viaggiato con il fuoristrada in America settentrionale, centrale e meridionale: dalla Baia di Prudhoe nel nord dell'Alaska fino alla Terra del Fuoco, nella punta meridionale dell'Argentina. Andrea e Mike (32) hanno raggiunto quota 130 000 chilometri, ma volevano percorrerne ancora di più. I due sognavano un viaggio grandioso. «A un certo punto», racconta Andrea, fotografa freelance, «Mike ha avuto l'idea da cui è nato il progetto 4-Xtremes.» Per cinque anni la coppia ha studiato i dettagli della spedizione, e ora è partita a bordo di un Axor allestito appositamente.
L'idea e la sfida alla base di 4-Xtremes: Andrea e Mike vogliono visitare quattro dei luoghi più estremi del mondo, in un viaggio ininterrotto che inizialmente li porterà verso est. La prima meta è in Iran: il deserto di Dasht-e Lut, dove la temperatura può anche superare i 70 gradi Celsius, rendendolo probabilmente il luogo più caldo della Terra. La tappa successiva è Marsimik La, nell'estremo nordest dell'India, il passo stradale più alto del mondo. Sull'Axor a trazione integrale, Andrea e Mike arriveranno a oltre 5 700 metri di altitudine.
Il termine «estremo» è perfino troppo poco.
Per la coppia, che già ad aprile ha lasciato l'appartamento dove abitava e da allora vive nel veicolo, la terza destinazione potrebbe essere il test più difficile: Oimjakon, nell'estremo est della Russia, è il luogo abitato più freddo del pianeta. Qui i termometri sono già scesi fino a -70 gradi Celsius. «Vogliamo andare a Oimjakon in inverno, quando un valore del genere è effettivamente realistico», spiega Mike. Il termine «estremo» è perfino troppo poco.
«In base al nostro percorso, Oimjakon dista da Zurigo circa 35 000 chilometri.» Gli avventurieri mettono in conto circa sette mesi per questo tratto del tour, che richiederà molte risorse, compresa la pazienza: «Prevediamo di dover fare una pausa di circa quattro settimane in Mongolia, finché il fiume siberiano Lena sarà così congelato da permetterci di passare con il nostro veicolo», spiega Mike.
Escursione finale sul Mar Morto.
Per affrontare la via del ritorno i due prevedono di impiegare solo un paio di mesi: d'altronde resta solo un luogo tra i 4-Xtremes. Si trova sul Mar Morto in Israele, oltre 400 metri sotto il livello del mare: è il punto più basso al mondo che si possa raggiungere con un veicolo. Andrea e Mike prevedono di tornare a casa a Zurigo ad aprile del 2019.
Per il tour 4-Xtremes è prevista una lunghezza di circa 45 000 chilometri. «Abbiamo studiato molto a lungo il percorso, modificandolo continuamente», racconta Andrea. Non c'è da meravigliarsi: alcuni dei circa 20 Paesi sul percorso da tempo hanno problemi di stabilità. Perciò gli avventurieri si sono portati avanti consultandosi con degli esperti della Croce Rossa Svizzera (CRS), con cui resteranno in contatto nel corso del viaggio. «In alcuni Paesi la situazione può cambiare da un momento all'altro, e probabilmente dovremo sapere come reagire.»
Risonanza mediatica per una buona causa.
Inoltre, Andrea e Mike hanno collegato al loro tour un'iniziativa di beneficenza in collaborazione con la CRS (Croce Rossa Svizzera). «Abbiamo pensato: se con un'iniziativa di questo tipo otteniamo una certa risonanza mediatica, dovremmo sfruttarla per fare del bene», racconta Andrea. Perciò i due hanno raccolto offerte in numerosi eventi prima dell'inizio del tour. La CRS ha già ricevuto il denaro e lo sta usando in Africa e Asia, per finanziare progetti contro le malattie della vista e per la fornitura di occhiali ai bambini di famiglie povere. «Naturalmente, per una fotografa come me il tema della vista ha un'importanza particolare.»
Già nei suoi viaggi precedenti la coppia ha vissuto situazioni davvero estreme. «Nello stato messicano della Baja California abbiamo visto il termometro salire fino al limite», racconta Mike. Ma c'è qualcosa di molto diverso che è stato ancora più difficile: «La sfida più grande è stata tornare alla quotidianità dopo questo tour».
E può darsi che sarà così anche questa volta. «Posso sempre tornare al mio lavoro», commenta Andrea. «Non è così per Mike, che ha lavorato come rappresentante nel settore del legno.» Ma per ora i due avventurieri non ci pensano molto. Intanto per loro conta solo 4-Xtremes.
Continua a seguirci! La seconda parte della serie di RoadStars, con tutte le informazioni sul veicolo della spedizione 4-Xtremes, sarà pubblicata il 25 giugno. Poi Andrea e Mike racconteranno qui le loro esperienze, indicativamente una volta al mese.
Foto: Alexander Tempel, 4-Xtremes
Video:
Alexander Tempel
4-Xtremes: il tour dei superlativi.
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Commento
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18 commenti
Dann wäre es ein Erlebnis für viele
Dann wäre es ein Erlebnis für viele
lg, auch Mike :)
lg, auch Mike :)
Fahren beide, Andrea und Mike?
Wie sieht es aus mit Tachograph/Lenkzeiten, etc.?
Gruß
Klaus
Fahren beide, Andrea und Mike?
Wie sieht es aus mit Tachograph/Lenkzeiten, etc.?
Gruß
Klaus
Unser Fahrzeug ist ein "schweres Wohnmobil", daher ist es vom Tachograph, Lenkzeiten, LSVA, Sonntagsfahrverbot usw befreit.
Liebe Grüsse aus dem Fahrerhaus :)
Unser Fahrzeug ist ein "schweres Wohnmobil", daher ist es vom Tachograph, Lenkzeiten, LSVA, Sonntagsfahrverbot usw befreit.
Liebe Grüsse aus dem Fahrerhaus :)
An Deiner Stelle würde ich das Wägelchen auch fahren wollen... wobei ich die beschriebene "Aufgabenteilung" kenne (machen "wir" genauso...😄).
Gruß und schöne Erlebnisse
Klaus
An Deiner Stelle würde ich das Wägelchen auch fahren wollen... wobei ich die beschriebene "Aufgabenteilung" kenne (machen "wir" genauso...😄).
Gruß und schöne Erlebnisse
Klaus
Why not? 😋
Why not? 😋