Antonio Cavallo trasporta flaconi per profumi e cosmetici con il suo Arocs

Veicolo e Tecnica

Flaconi Anziché Sassi.

Antonio Cavallo guida un Arocs dal carico inusuale, ma svolge alla perfezione questo compito.


L’Arocs ha quattro assi e un telaio molto robusto, progettato per trasportare con indifferenza ghiaia e roccia anche sui più difficili terreni in fuoristrada. Antonio Cavallo sale in cabina ogni mattina molto presto, tra le 4 e le 6, e avvia il motore per il suo viaggio quotidiano, che termina dalle 15 alle 16. Ma non carica inerti o sacchi di cemento, bensì praticamente l’opposto: flaconi di vetro per profumi e cosmetici.

È, a prima vista, una stranezza che l’autista spiega razionalmente: “Negli anni scorsi, l’azienda ha deciso di passare dai tre ai quattro assi, perché questa configurazione permette non solo una maggiore portata, ma soprattutto una migliore distribuzione dei pesi, anche nella guida su strada. L’Arocs è il primo modello della nuova generazione Euro VI di Mercedes-Benz con quattro assi giunto in Italia, quindi lo abbiamo scelto per sostituire un Actros che ormai aveva concluso il suo ciclo di vita”.


L’Arocs 3445 8×2 di Eurovetrocap si mette in strada per ritirare altri prodotti.
L’Arocs 3445 8×2 di Eurovetrocap si mette in strada per ritirare altri prodotti.

È, a prima vista, una stranezza che l’autista spiega razionalmente: “Negli anni scorsi, l’azienda ha deciso di passare dai tre ai quattro assi, perché questa configurazione permette non solo una maggiore portata, ma soprattutto una migliore distribuzione dei pesi, anche nella guida su strada. L’Arocs è il primo modello della nuova generazione Euro VI di Mercedes-Benz con quattro assi giunto in Italia, quindi lo abbiamo scelto per sostituire un Actros che ormai aveva concluso il suo ciclo di vita”.



La Eurovetrocap di Milano ha ricevuto l’Arocs 3445 8×2 a febbraio 2016 per ritirare il prodotto dai terzisti e portare loro materie prime e semilavorati. “Siamo un’impresa commerciale che progetta contenitori di vetro e plastica per il settore della cosmesi e della cura della persona. Affidiamo la produzione a terzisti e la concentriamo nel nostro magazzino di 12 000 metri quadrati situato a Milano, per poi consegnarlo ai clienti”, afferma Carlo Cattaneo, amministratore e socio. “La logistica è fondamentale per la nostra competitività. Per questo motivo, abbiamo sempre utilizzato camion nostri e un nostro magazzino”.

Antonio Cavallo parte all’alba, quando ancora il traffico milanese e poco intenso. “I viaggi sono programmati verso fornitori situati nel Centro-Nord Italia. Riusciamo a organizzarli in modo da rientrare in azienda sempre nel pomeriggio. In questo modo, possiamo evitare il lettino, a favore di un maggiore spazio per il carico”, dichiara. La merce viaggia in prevalenza imballata su pallet, che possono pesare fino a sette quintali e mezzo l’uno: “Se trasporto solo contenitori in vetro raggiungo la massa complessiva massima consentita di 34 tonnellate, ma talvolta trasporto materiale in plastica e in questo caso serve soprattutto volume”, spiega Antonio.


Scaricare la merce pesante e sensibile è un lavoro di precisione.


L’Arocs è allestito con un cassone centinato lungo 8,88 metri, una configurazione che soddisfa entrambe le necessità: carico utile e volume. “All’inizio di un giro di prelievi può capitare che due pedane pesanti siano caricate nella parte anteriore, quindi avere due assali davanti permette la massima stabilità. Questo è il motivo principale per cui abbiamo scelto il quattro assi”, spiega.

Pur essendo la prima volta che lavora sull’Arocs, Antonio è un veterano della Stella: “Ho sempre guidato camion Mercedes e questo è il quinto che uso in Eurovetrocap”, precisa. “Il motore è molto elastico e il cambio rapido. Pur avendo una potenza superiore all’Actros che guidavo prima, mostra consumi minori”. Antonio guida su strade molto diverse, dalle autostrade a quelle di montagna. “Per esempio, abbiamo fornitori nell’entroterra di Genova che si raggiungono tramite strade strette e ripide”. Come professionista dei percorsi fuoristrada, qui l’Arocs è perfettamente a suo agio, anche se ha caricato fragili flaconi.


Fotografie: Michele Latorre

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