Trasporto di container: Spinelli con 50 nuovi Actros 1845

Economia & Logistica

Innovatore di container.

Il Gruppo Spinelli di Genova serve l’intera filiera del trasporto terrestre dei container, dalla banchina del porto al destinatario finale. Per farlo in modo più produttivo ha acquistato 50 Actros 1845 LS Euro VI.

Non c’è tempo da perdere. È importante che la movimentazione dei container sia rapida, come qui, nel terminal intermodale di Arluno, vicino a Milano. E Spinelli dispone di una flotta adeguata a questo compito.


Il trasporto di container in Italia mostra segnali di continua crescita, come dimostra il nuovo record di traffico raggiunto nel 2014 dal porto di Genova, che ha superato la soglia dei due milioni di teu. E proprio lo scalo ligure si è attestato come principale porta dei contenitori tra mare e terra, nonostante la difficoltà di superare le montagne che premono la città verso il mare. Uno svantaggio geografico che i genovesi cercano di superare con tenacia e innovazione.

La linea ferroviaria Torino-Genova venne inaugurata nel 1848 e fu un’opera colossale che comprendeva quella che allora divenne la galleria più lunga del mondo, sotto il colle dei Giovi, lunga 3 260 metri. Anche sul versante stradale Genova fu pioniera nei trasporti, con l’autocamionale di Serravalle, aperta nel 1935 e considerata al tempo la più moderna autostrada di montagna (oggi integrata nell’A7 Milano-Genova). In seguito, negli anni Settanta, quando i container sbarcarono in Italia, a Genova apparvero i primi autotrasportatori che si specializzarono nella distribuzione dalle banchine verso l’entroterra.

Tra questi c’era anche Aldo Spinelli, che iniziò l’attività di autotrasportatore nel 1963 specializzandosi nel legname, ma che capì subito l’importanza del contenitore metallico per il futuro del trasporto. Così, Spinelli adattò i suoi semirimorchi per caricare i container e avviò un percorso che si è sviluppato negli anni successivi con l’acquisizione di aree per lo stoccaggio e la riparazione dei container, terminal intermodali e concessioni di banchine portuali. “Oggi, il Gruppo Spinelli serve l’intera filiera del trasporto terrestre dei container, dalla banchina al destinatario finale”, afferma Valentino Caviglia, responsabile dei trasporti della società.



Accanto all’autotrasporto, Spinelli ha anche sviluppato un’intensa attività di trasporto combinato strada-rotaia, che si basa su treni blocco che connettono i porti di Genova, La Spezia, Livorno e Ravenna con i terminal interni di Arluno (Milano), Dinazzano (Reggio Emilia) e Padova. Ma il camion resta sempre lo strumento principale dell’azienda e oggi la flotta Spinelli conta 300 trattori stradali di proprietà, più altrettanti appartenenti a imprese terze che operano in esclusiva con il Gruppo genovese. A questi si aggiungono 350 semirimorchi portacontainer. “Gestire una propria flotta è fondamentale nel settore del container, perché si ottiene un controllo diretto delle operazioni. In molti casi, sono i nostri clienti stessi a pretenderlo come condizione indispensabile”, spiega Caviglia.

I committenti di Spinelli sono le compagnie marittime che sbarcano in Italia, tra le prime dieci al mondo. La movimentazione globale dei container è una macchina complessa, che richiede però molta precisione e tempi rapidi per le operazioni di carico e scarico delle navi e per la consegna nell’ultimo miglio. Perciò, gli armatori hanno richieste molto precise: “I container non possono attendere a lungo nei porti e le spedizioni devono arrivare al destinatario puntualmente. In tale meccanismo, le operazioni terrestri sono cruciali e la loro qualità è continuamente verificata dalle compagnie marittime. Per un trasportatore terrestre, ciò significa assicurare sempre puntualità, sicurezza e affidabilità”, aggiunge Caviglia.

Tali richieste hanno operato una selezione tra gli autotrasportatori di container, ma questo settore resta ancora piuttosto frazionato: accanto alle tre società leader (tra cui c’è il Gruppo Spinelli), operano decine di piccole imprese, con flotte da 15 a 30 camion. “Questa situazione crea una forte competizione, che spesso comprime le tariffe. Per affrontarla, bisogna aumentare la produttività dei camion e tenere sempre sotto controllo i costi”, sostiene Caviglia.

Negli ultimi anni, Spinelli ha avviato un ampio programma di rinnovo della flotta, per migliorare le prestazioni in termini di consumi, sostenibilità ambientale e sicurezza: “Solamente nell’ultimo biennio abbiamo acquisito 200 trattori nuovi e oggi l’intero parco usa motori Euro V ed Euro VI. Questo programma proseguirà e possiamo affermare tranquillamente che siamo una delle poche imprese italiane di autotrasporto container che sta migliorando e incrementando la flotta”, spiega Caviglia. “I due criteri più importanti nella scelta sono i consumi di gasolio e l’affidabilità”. Per l’acquisto dell’ultimo lotto di 50 unità, Spinelli ha provato alcuni trattori di diverse marche con caratteristiche analoghe in condizioni operative reali per alcune settimane, analizzando costantemente i consumi. “Abbiamo svolto questa prova sui percorsi più impegnativi, che sono anche i più frequenti, ossia quelli che collegano i porti di Genova e La Spezia con i terminal del Nord”. Per farlo, i camion attraversano valichi autostradali di montagna, come la Cisa, il Giovi o il Turchino”, precisa Caviglia.


Ottimi argomenti. Consumi e affidabilità sono stati fattori determinanti per Spinelli nella scelta del nuovo Actros.


Al termine, Spinelli ha firmato un contratto d’acquisto per 50 Actros 1845 LS. “Questo modello ha fornito risultati eccellenti nella fase di prova, confermati anche nei mesi successivi”, spiega Caviglia. Per ottenere le massime prestazioni nei consumi, questi Actros sono equipaggiati con Predictive Powertrain Control (PPC). “Il PPC abbinato all’EcoRoll è perfetto per i percorsi autostradali di montagna che i nostri camion svolgono quotidianamente e abbiamo verificato che offrono una concreta riduzione dei consumi”.

Usare veicoli giovani e all’avanguardia nella tecnologia è l’azione più importante per tenere sotto controllo i costi d’esercizio della flotta, ma non è l’unica. Infatti, Spinelli attua una strategia complessiva, che comprende anche un pacchetto completo di manutenzione programmata, gestione tramite FleetBoard e i corsi di guida economica della Profit Academy. Caviglia: “Usiamo da tempo il FleetBoard e stiamo progressivamente integrando nuove funzioni per migliorare il controllo della flotta. Abbiamo anche incluso i corsi EcoTraining nel nostro programma di formazione degli autisti ed il primo bilancio è positivo. Ovviamente, Spinelli segue con particolare attenzione tutti gli aspetti relativi al consumo di carburante e offre un premio mensile ai conducenti che ottengono i migliori risultati”.

Fotografie: Michele Latorre


Contatto

Valentino Caviglia, Gruppo Spinelli
Tel.: +39/01065701
e-mail: info@gruppospinelli.com

www.gruppospinelli.com

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