Agostino Quaiato lavora al volante di un autotreno Actros in configurazione granvolume

Reportage

Passione per la biga.

Agostino Quaiato guida gli autotreni granvolume dell’azienda veronese Sti. E il suo Actros 2545 non lo cambierebbe con un bilico.


L’autoarticolato si è ormai saldamente impossessato dell’autotrasporto, lasciando all’autotreno una nicchia occupata soprattutto dagli allestimenti granvolume. E proprio in questo campo, la “biga” offre un vantaggio che non interessa solamente le imprese specializzate nel trasporto di merci molto voluminose, ma anche di quelle che portano spedizioni su pallet e possono guadagnare cinque pedane a viaggio rispetto all’autoarticolato.

È il caso della Sti di Nogara, in provincia di Verona, che ha una flotta di dieci autotreni di questo tipo, tra cui spiccano quattro nuovissimi Actros 2545. Uno di questi è dallo scorso novembre nelle mani di Agostino Quaiato, di 56 anni, che da dieci anni lavora per l’azienda veneta. “Ho la passione dei camion da sempre, ma ho cominciato a guidarli 15 anni fa, dopo aver fatto altri lavori”, dichiara. “Avevo già conseguito la patente C da giovane, poi ho conseguito anche la E e quando ho saputo che la Sti cercava autisti, ho inviato la mia candidatura”.


Agostino Quaiato apprezza molto il comfort e la sicurezza dell’Actros.


Agostino guida l’autotreno granvolume da quando lavora per la Sti e ci si trova veramente bene: “Puoi sganciare il rimorchio per arrivare dove un articolato non può neppure avvicinarsi, ma nello stesso tempo puoi caricare e scaricare in ribalta senza sganciare, grazie alla porte a soffietto e alla pedana che collega la motrice con il rimorchio”. Agostino apprezza l’autotreno anche durante la marcia: “Lo trovo più confortevole dell’articolato perché il peso si distribuisce meglio sui tre assi della motrice. Insomma, non cambierei la biga con il bilico”.


L’Actros 2545 è destinato a servire la Grande distribuzione organizzata.


La Sti è specializzata nella logistica per la Grande distribuzione organizzata e Agostino trasporta ogni giorno i pallet destinati alle piattaforme logistiche dell’Italia settentrionale e centrale. “Non ho percorsi fissi e dormo in cabina una decina di giorni al mese. Per me i requisiti più importanti di un camion sono la comodità e la sicurezza”, egli spiega. Per la comodità, il passaggio sul nuovo Actros è stato un progresso importante: “Mi è piaciuta subito l’impostazione del posto di guida e la facilità di accedere ai contenitori dell’abitacolo”. Per quanto riguarda la sicurezza, Agostino stima molto la nuova generazione dell’Active Brake Assist: “È la prima volta che guido un camion con questo sistema e proprio qualche giorno dopo averlo preso in mano mi è servito per evitare l’impatto contro uno spartitraffico in un piazzale. Nel nostro lavoro può capitare una distrazione, oppure un’autovettura che cambia improvvisamente corsia in autostrada. Sapere di avere un assistente così rapido ad agire mi rassicura”.


Fotografie: Michele Latorre

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