La soluzione perfetta per trasportare lastre de vetro

Economia & Logistica

Fragile e pesante.

Mornagoglass produce vetrate lunghe fino a cinque metri, che consegna con una propria flotta. Il veicolo più adatto per questa mansione è un Antos 2532.

Determinante la logistica distributiva. Per questo Valter Cantaluppi, fondatore e titolare di Mornagoglass, ha deciso di allestire una propria flotta e si affida a Mercedes-Benz.


Una mano di ferro in un guanto di velluto è quello che serve per il trasporto del vetro. Il materiale, infatti, non è solo fragile, ma anche pesante, e per trasportarlo servono veicoli che siano nello stesso tempo maneggevoli, «morbidi» e robusti. Lo sa bene Valter Cantaluppi, fondatore e titolare della Mornagoglass, uno dei più noti produttori italiani di vetro di qualità.

Nella sede di Crugnola di Mornago, l’azienda ha allestito un impianto di lavorazione completamente automatico, che può produrre una lastra di vetro al minuto. «Abbiamo automatizzato l’intera linea produttiva», egli spiega. Dallo scarico delle grandi lastre di sei metri per tre, che arrivano su speciali semirimorchi dalle vetrerie, al taglio, fino all’assemblaggio e alla lavorazione finale, tutto avviene in modo automatico. «Lavoriamo solamente su ordine e ciò richiede tempi d’esecuzione molto rapidi e consegne immediate», precisa l’imprenditore.


Grande carico utile e maneggevolezza. Il nuovo Antos 2532 ha esattamente le caratteristiche determinanti per il trasporto del vetro.
Grande carico utile e maneggevolezza. Il nuovo Antos 2532 ha esattamente le caratteristiche determinanti per il trasporto del vetro.

In questa filiera, la logistica distributiva è uno dei fattori strategici per la competitività. Per questo motivo, Cantaluppi ha deciso di svolgere le consegne con una propria flotta, formata da tre Sprinter e due motrici equipaggiate con gru retrocabina: «Nel trasporto dobbiamo garantire la stessa flessibilità e velocità della produzione e possiamo assicurarlo solo con camion direttamente gestiti dai nostri uffici. Carichiamo su speciali cavalletti lastre di diverse dimensioni, fino ad una lunghezza di cinque metri e un peso di 1200 chilogrammi. Perciò abbiamo costituito un parco variegato, che comprende due cassonati e un furgone chiuso da 3,5 tonnellate, una motrice con portata di otto tonnellate e una di quattordici tonnellate».

L’acquisto più recente della flotta è una motrice Antos 2532, che rappresenta la configurazione ideale per la consegna di lastre di vetro. «Innanzitutto vogliamo un abitacolo molto comodo per l’autista, che non solo deve guidare, ma deve anche manovrare la gru retrocabina per scaricare i cavalletti con le lastre o addirittura per installare le grandi vetrate sulle facciate degli edifici in costruzione. Quindi, deve arrivare in cantiere riposato», spiega Cantaluppi. Per caricare e installare le vetrine in completa autonomia, l’Antos monta una gru retrocabina di ultima generazione, che ha un braccio di undici metri con regolazione millimetrica.


Un’altra caratteristica fondamentale è la portata utile: «Le recenti nome antinfortunistiche e la domanda di vetri termici hanno aumentato il peso delle vetrine. Poi c’è la gru, che ha un peso piuttosto elevato. Quindi, cerchiamo un autotelaio dalla tara ridotta, che offra un’elevata portata utile», precisa Cantaluppi. Anche lo spazio è importante: «L’allestibilità del telaio deve permettere di montare la gru e un cassone lungo almeno sei metri, ma deve essere anche ribassato, per trasportare le lastre più grandi rimanendo entro il limite di altezza massima di quattro metri». La soluzione dei tre assi, con quello posteriore sterzante rende l’Antos particolarmente agile per muoversi anche nei cantieri con poco spazio di manovra.

Cantaluppi: «Oltre che nella consulenza, la Stella ci ha seguiti con attenzione pure nella stipula del contratto di manutenzione e nel finanziamento. Anche questi, oltre alla qualità dei veicoli, sono elementi importanti nella scelta di una marca».


Fotografie: Michele Latorre

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